SANT’ELPIDIO A MARE – Si colora piazza Mazzini, il luogo che sta cambiando. Scaricando un ‘App e inquadrando i totem posizionati, ruotando il cellulare e seguendo i market per terra si potrà vedere in realtà aumentata la piazza che verrà, quella progettata dalle due architette Ludovica Medori e Giorgia Pierleoni. “Due anni fa hanno creduto in questo progetto di riqualificazione. Un po’ pazzia, un po’ di follia, un po’ sogno. Ma sono ancora qui con noi” sottolinea Loretta Morelli, front girl del centro giovanile.
Un plastico al centro della piazza, realizzato con la stampante 3 D, è invece la prova pratica di quello che potrebbe accadere se tutto andrà come sperato. “Quella fontana l’ho fatta io, è così che vogliamo la piazza. Sindaco, deve farla così” commenta uno dei ragazzini che si muove per un giorno in pien sicurezza davanti alla struttura che ogni giorno gli apre le porte per compiti, laboratori, divertimento.
Al fianco del centro Giovanile Casette, guidato dall’impresa sociale era Futura, c’è il comune di Sant’Elpidio a mare. Il sindaco Alessio Pignotti ci crede davvero. “Stiamo per dare l’incarico a un tecnico per realizzare le misurazioni della piazza con il drone e poter così passare da dei rendering a un progetto completo e fattibile. Intanto, la prossima settimana posizioneremo le fioriere per rendere lo spazio davanti al centro pedonale a tutti gli effetti”.
Lo ammette Pignotti: “Lavorare con questo tipo di privati è molto semplice. Insieme stiamo portando avanti un percorso bene definito. Unire anziani e piccoli, significa legare davvero la comunità”. Parole che richiamano uno dei must del team guidato dalla Morelli: “Noi lanciamo idee, le immaginiamo insieme e lavoriamo per renderle reali e rigenerare lo spazio. Che non significa solo qualcosa di bello, un murales o un’opera d’arte. Noi partiamo dalle relazioni umane, dallo stare insieme. Questo spazio mette insieme bambini e bambine, che ospita duecento persone tra grandi e piccoli. Uno spazio in cui si cerca di costruire il futuro” prosegue la presidente dell’impresa sociale.
Quelo che dieci anni fa è partito come un dono della famiglia Della Valle, oggi è diventato un modello organizzativo. Merito anche di Mario Andrenacci che ha poi trovato in Loretta Morelli la figura di riferimento. Una crescita continua di idee, progetti, persone che viene condivisa con figure di spicco del territorio, tra le tante presenti anche oggi nel giorno di festa, Giulia Ciarapica e Massimiliano Colombi. Figure molto diverse una dall’altra, come chi frequenta il centro. Una porta la sua cultura letteraria, il suo saper parlare di pagine altrimenti lontane nel tempo in modo contemporaneo ai ragazzi; l’altro è uno dei più rinomati sociologi che partendo dalla piccola Monte Urano oggi è ascoltato in tutta Italia, anche per la sua capacità di leggere i giovani.
Il bello di casette On, questo il titolo del festival che anima la ricca frazione di Sant’Elpidio a Mare, è che tutti fanno tutto in contemporanea. Mentre i ‘big’ parlano e raccontano l’esperienza, i ragazzi da un lato giocano, dall’altro conducono dirette sui canali social oppure spiegano il modello della piazza ai passanti.
Sono stati bravi gli operatori del centro perché hanno fatto capire ai ragazzi e ragazze il potenziale: “Eravamo a casa, giocavamo con il pc, avevamo voglia di uscire e stare insieme e siamo arrivati qui” racconta uno dei ragazzi al microfono. “Abbiamo avuto la possibilità di conoscere altri ragazzi e amici e formare una comunità” aggiunge un altro.
Mario Andrenacci è stato fondamentale, lo sanno tutti. Ha unito la sua esperienza di sindaco a quella di ‘manager’ del sociale che lavora con Della Valle: “Ci sono tante riunioni dietro questa settimana di Casette On. Se dieci anni mi avessero chiesto ‘ci sarete tra dieci anni?’, avrei detto sì. Ma non avrei mai pensato di raggiungere qualcosa di così alto. Questo luogo aggrega ed è diventato un riferimento per il territorio”.
Ma non solo. “Il centro è anche un luogo del fare, si divertono ma fanno anche i compiti con i nostri operatori. Ma non solo, questo centro è anche un luogo dove potersi esprimere nel rispetto di ogni etnia e diversità. Abbiamo contribuito ad aprire il dibattito, abbiamo aperto alla discussione”.
Anche lui dice grazie ai fratelli Della Valle: “Imprenditori illuminati che hanno creduto in questo gruppo di lavoro, che hanno stimolato il territorio e hanno capito che non si può essere una grande azienda se attorno non c’è la giusta qualità della vita. Ed è questo che cerchiamo di fare attraverso le politiche sociali della Tod’s. Siamo convinti che questa progettualità possa durare nel tempo. Noi – conclude Andreancci lasciando poi spazio ai dibattiti e alla festa – non ci adagiamo sugli allori, siamo qui per rilanciare: i dieci anni sono solo uno step. Grazie a chi è qui e ogni giorno lavora, grazi davvero a uno staff di livello”.
Raffaele Vitali