Coach Domizioli: "Romani è un giocatore fondamentale per esperienza, qualità tecniche e morali. Le gare meno ‘belle’ sono coincise con la sua assenza o poco presenza. Dà equilibrio. Poi ci sono Torresi e Trovato, i due punti fermi, che stanno facendo benissimo".
di Raffaele Vitali
PORTO SANT’ELPIDIO – Più 30 contro Campli, meno sei con Perugia, coach Massimiliano Domizioli, quale è la vera Malloni?
“Ce lo stiamo chiedendo anche noi. In questo momento, fino a oggi, abbiamo giocato con grande attenzione e con discrete qualità tecnico tattiche contro le presunte grandi. E abbiamo giocato con un po’ di sufficienza e scarsa concentrazione con le presunte piccole. Questo è un dato di fatto”.
E si è dato delle prime risposte?
“Richiamami dopo Venafro e potrò essere più preciso. Ancora non ce l’ho”.
Siete partiti troppo forte in questa stagione?
“Forse. E siccome speriamo di stare su quei livelli, questo può farci pensare a volte di avere già vinto. Ma soprattutto in trasferta in questo girone non ci sono squadre materasso. Un terzo del campionato è una buona lettura per dirlo”.
I punti di forza della Malloni si vanno delineando?
“Non possiamo essere quelli che tirano con il 50% contro Campli e subiscono 50 punti in venti minuti a Perugia”.
Più attacco o difesa?
“Esclusi i primi due quarti di Perugia, abbiamo avuto una grande costanza difensiva. Individualmente e sulle situazioni delicate ci siamo sempre fatti trovare pronti. I giocatori mettono molta energia e attenzione nella preparazione e in partita cosa che ci rende costanti”.
Il predominio del tiro da fuori resterà una costante?
“Penso di sì. Ci alleniamo per non essere monocordi, la costante è però che viviamo in attacco di tiro da fuori. Ma su questo sono sicuro che abbiamo molti margini di miglioramento. E spero che in tempi brevi saremo più bilanciati”.
I piccoli ormai li conosciamo, parliamo dei lunghi?
“Catakovic domenica è rimasto fuori, ha un problema dietro al ginocchio. Stiamo aspettando la risposta di un esame. Dubito di vederlo in campo a Venafro. Romani sono tre settimane che non si può allenare con continuità. Si allena due volte più la partita. Spero che lo staff medico possa portarci al suo pieno recupero. È un giocatore fondamentale per esperienza, qualità tecniche e morali. Le gare meno ‘belle’ sono coincise con la sua assenza o poco presenza. Dà equilibrio. Poi ci sono Torresi e Trovato, i due punti fermi, che stanno facendo benissimo, dando grande energia alla squadra. Rimbalzi e difesa sono il loro punto di forza, certo dobbiamo migliorare la loro attitudine a fare canestro, mettendoli nelle condizioni a loro più congeniali”.
Quattro giocatori intercambiabili sotto canestro?
“Ad agosto abbiamo fatto delle scelte. Non potevamo pensare di prendere Dip per motivi economici e così abbiamo costruito una squadra che ha quattro giocatori per due ruoli. Quando ne mancano un paio però ne paghiamo le conseguenze, anche se Torresi e Trovato hanno energia per quattro. A loro poi aggiungo dei minuti da lunghi con Cacace e Fiorito, ma a me piace poter usare gli uomini nel loro ruolo e avere figure di stazza”.
Un terzo di campionato, si comincia a capire chi deve stare n vetta?
“Il 18 dicembre, ultima gara prima della pausa, qualcosa in più ci dirà. Comunque prima di definire le otto pretendenti bisogna aspettare i movimenti di mercato di gennaio. Sono già in diverse quelle che stanno sondando giocatori per rinforzarsi”.
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